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Guida alla scelta del piano cucina: Marmo, Granito e Agglomerati
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Guida alla scelta del piano cucina: Marmo, Granito e Agglomerati

Dopo aver parlato dei pregi e dei difetti di laminato, legno e acciaio inox, oggi trattiamo le pietre naturali e gli agglomerati per il top della cucina.

Tra le pietre naturali sono ampiamente conosciuti e utilizzati per i piani della cucina, il marmo e il granito. Entrambi rappresentano una scelta costosa ma elegante e dalla rara bellezza.

Marmo

Il marmo (“pietra splendente”) conosciuto per le sue particolarità cromatiche, è una pietra naturale e in quanto tale, possiede i pregi e i difetti di un materiale destinato a cambiare nel tempo. Ci troviamo di fronte ad un prodotto bello ed elegante ma purtroppo anche poroso in cui facilmente penetrano liquidi (per cui viene fatto un apposito trattamento impermeabilizzante, da ripetersi anche due volte l’anno).

Il marmo ha poca resistenza agli acidi, anche i più deboli come pomodoro e caffè, che rischiano di renderne opaca la superficie e di lasciare macchie, perfino in profondità.

Purtroppo è un materiale delicato anche ai graffi, ma è invece senza dubbio molto resistente al calore, permettendo tranquillamente di appoggiare pentole e teglie calde ed ha un’elevata resistenza agli urti.

É sicuramente consigliato per chi ama lusso e sfarzo.

Granito

Il granito, così come il marmo, è un materiale poroso e poco resistente alle macchie (i liquidi penetrano i profondità e a lungo andare le macchie si vedranno anche in superficie)

Rispetto al marmo ha maggiore resistenza e longevità. Resiste infatti molto bene ai graffi e al calore. Come il marmo è un materiale naturale, dona eleganza alla cucina ma va tenuto conto che nel breve periodo tende a rovinarsi.

Consigliato a chi vuole un materiale naturale ma destinato ad un aspetto “vissuto” nel breve periodo.

Top Pietre

Agglomerati

Una valida alternativa al marmo e al granito è rappresentata dagli agglomerati. Visivamente molto simili alle pietre naturali ma senza i difetti tipici di porosità e scarsa resistenza. Ogni azienda presenta composti diversi tra loro, in base alla percentuale di materiale, ma in generale ci troviamo di fronte ad una miscela formata dal 90% di quarzo naturale e il rimanente di resine.

Ne risulta un prodotto durissimo, con un elevatissima resistenza al graffio, impermeabile e resistente agli acidi, scongiurando così il problema delle macchie.

L’unico difetto è la scarsa resistenza al calore, che impedisce di appoggiare pentole calde direttamente sul piano di lavoro (anche se le più moderne tecnologie e miscele stanno ovviando anche a questo problema).

Si configura un piano costoso ma con una durata nel tempo davvero notevole, tale da ripagare in pieno l’investimento iniziale.

Uno dei leader nel settore è l’azienda spagnola COSENTINO che con il marchio Silestone grazie alla sua particolare composizione oltre a resistenza e durevolezza garantisce un piano antibatterico.

Lo consigliamo a chi vuole un piano elegante e unico senza rinunciare alla gioia di utilizzare a pieno la propria cucina.

Passate, senza impegno, nel nostro ufficio a visionare i campioni di Silestone nelle sue numerose varianti di colore e qualità.

Il nostro resoconto sui materiale per il top della cucina finisce qui. Speriamo di aver risposto a qualche domanda e aver fatto chiarezza su questo argomento. Se avete qualche dubbio o perplessità non esitate a contattarci!


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