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Guida all'angolo cucina: modulo standard o meccanismo estraibile?


State pensando di cambiare la vostra cucina angolare? Torniamo dopo tempo a trattare un argomento spinoso e se avete una cucina angolare sapete di cosa stiamo parlando.

I moduli angolari, sia nelle basi che nei pensili, sono quasi sempre critici, seppur comodi, per stipare qualsiasi cosa.

Magic Corner

Da qualche anno esistono meccanismi che agevolano l’accesso a questi moduli. Ma valgono davvero la pena? Non parleremo né di marche né di modelli (nella nostra bacheca di Pinterest dedicata, troverete anche quelli) perché tutti i grandi brand offrono ormai affidabilità, stabilità e fluidità nei movimenti.

Il nostro post vuole rapidamente esaminare i pro e i contro di questi meccanismi.

PRO

  • accessibilità immediata a tutti gli oggetti riposti
  • maggior organizzazione e ordine
  • effetto WOW

CONTRO

  • costo del meccanismo
  • capacità dei moduli angolare dimezzata
  • il sistema, pur di qualità, è soggetto ad usura quindi non è detto che abbia lo stesso ciclo di vita della cucina
  • ogni cesto ha una portata. Superandola si rischia di sovraccaricare il meccanismo inficiandone fluidità e stabilità

Magic Corner

Tirando le conclusioni consigliamo questi meccanismi se non avete problemi di budget e se avete una cucina molto grande. Diversamente, un modulo standard con dei ripiani, vi permetterà di stipare molte più cose anche se saranno difficilmente accessibili.

N.B. Ricordate, quando confrontate i preventivi, che talvolta la grande distribuzione (ma anche marchi molto noti di cucine), non prevedono l’accesso all’angolo.. (non stiamo scherzando! chi può permettersi di perdere tutto quello spazio?!?!). Tenetelo in considerazione prima di dire al vostro falegname che la sua cucina è più cara!


Il cartongesso


Il cartongesso è un materiale sempre più utilizzato nelle abitazioni. In caso di ristrutturazioni rappresenta una valida alternativa preferibile al muro per rapidità e semplicità di utilizzo, ma anche perché lascia grande spazio alla creatività.

Il cartongesso non è altro che gesso da cava, racchiuso tra strati di cartone, venduto a fogli, risulta facile e veloce da utilizzare. Un materiale che, a differenza di altri, procura poco ingombro e poco sporco nel momento di lavorazione e posa, figurandosi come l’ideale prodotto in ristrutturazioni di ambienti già arredati o abitati.

Se lavorato con pennelli e vernici apposite può essere anche un valido isolante sia acustico che termico.

L’ottima resistenza al calore lo rende un materiale ideale in situazioni di pericolo; importante sottolineare anche la sua capacità idrorepellente, che permette di lavorare in condizioni di grande umidità. Ci sono altre due importanti qualità che meritano di essere nominate: la resistenza alle sollecitazioni sismiche e la capacità di sopportare grandi pesi.

Cartongesso

Inizialmente veniva usato principalmente per la creazione di pareti divisorie, per ridistribuire gli spazi senza il vincolo di una parete, permettendo anche ai più indecisi di avere una struttura facilmente rimovibile in caso di cambio idea lungo il percorso.

Ad oggi, il cartongesso dà un grande contributo nel miglioramento dell’aspetto estetico di un appartamento e viene impiegato sempre più spesso per ribassamenti, muretti, velette; tutti elementi che aiutano a rendere più gradevole l’ambente e a creare atmosfera.

Diventa così un valido alleato per creare design particolari, trasformando una stanza anonima in un locale elegante e ricercato.

Non pensate al cartongesso solo come una semplice lastra bianca leggera e di poco valore, ma fate attenzione agli innumerevoli utilizzi in cui viene impiegato. Che sia in una camera da letto molto ampia per ricavare una cabina armadio, in salotto per una libreria o per ribassare il soffitto creando un suggestivo gioco di luci.

Questa è la settimana del Salone del Mobile 2016. Per cinque giorni Milano avrà gli occhi di tutto il mondo del design e dell'arredo puntati addosso. Quali saranno le nuove tendenze? Ci saranno prodotti innovativi e funzionali? Lo scopriremo insieme settimana prossima!


La carta da parati


Fin dai tempi antichi l’uomo è stato spinto dalla necessità di ornare le pareti, basta pensare alle incisioni rupestri! Con il passare degli anni non solo lo spirito si è affinato ma anche il gusto. Le case vengono arredate con affreschi prima, e arazzi poi, fino ad arrivare all’utilizzo della carta. Negli anni '70 c'è stato sicuramente il culmine della diffusione della carta da parati.

In realtà, sta tornando parecchio in voga, grazie all'utilizzo di nuovi materiali e alla possibilità di personalizzazione molto ampia che non pone limiti alla fantasia!

Questo elemento d’arredo si adatta in modo perfetto ad ogni stile, dal rustico al moderno proprio per la facilità nel riprodurre qualsiasi texture o immagine.

Carta da Parati Natura

Spesso sottovalutata, la carta da parati è in grado di dare una svolta ad un ambiente. Attenzione però a non superare il limite del buon gusto, eccedendo, anche se questo limite è del tutto soggettivo!

Diventa non solo un contorno ma un vero e proprio elemento d’arredo, come un divano (di cui parleremo presto) o una sedia.
La carta da parati di nuova generazione e la sua posa, rientrano in una fascia di prezzo medio alta, superiore al costo di vernici e tempere, senza però necessitare della manualità di Giotto o Michelangelo!
Attenzione alla qualità della carta perché le più economiche sono molto soggette alla luce, e potrebbero subire variazioni e scolorirsi. Da tenere anche in considerazione la natura della parete dove andrete ad applicarla, evitando le pareti umide.
Vale la pena inoltre ricordare che, in base al materiale della carta, aumenterà sicuramente l'isolamento acustico e in minima parte anche quello termico.

Curiosa anche la carta da parati effetto lavagna, che va molto di moda per la possibilità di scriverci brevi dediche, appunti o la lista della spesa.

Carta da Parati - 2

Insomma ce n'è per tutti i gusti, come sempre, ad ognuno il suo!
Se siete stufi del vostro salotto, se la vostra camera da letto vi sembra anonima o la vostra cucina appare senza personalità, prima di cambiare tutto l’arredamento fate un pensiero alla carta da parati! Quella giusta, nell’angolo giusto è in grado di stravolgere una stanza intera!

Progettare e arredare il salotto


Arredare il salotto troviamo sia, nella fase di progettazione, il momento più difficile e delicato. La cucina, come abbiamo visto precedentemente, dovrebbe seguire vincoli (come la presenza di allacciamenti esistenti) e regole logiche (tese all’utilizzo più sensato dello spazio). Stessa cosa vale per il bagno e per la camera da letto. Ma quando si parla di salotto ci troviamo di fronte ad una tela bianca da dipingere in quasi totale libertà. Spesso è proprio tutta questa libertà che blocca il cliente nella definizione di priorità e necessità.

Fatte quindi le preliminari considerazioni in merito alla zona da utilizzare come salotto e allo spazio a disposizione, vale la pena porsi qualche domanda per avere più chiaro il suo ruolo nella vostra vita quotidiana: se riusciamo a capire l’importanza che riveste per voi, il tempo che passate in salotto e come lo passate questo tempo, riuscirete a dare maggior spazio a certe idee piuttosto che ad altre. Ognuno ha abitudini e necessità differenti, quindi non esiste il salotto universale che vada bene per tutti, ma è fondamentale che vi sia cucito addosso.

Salotto

Una volta capito quanto e quale spazio dedicare ai vari elementi d'arredo nel vostro salotto, il passo successivo è definirne lo stile. Non è importante che lo stile del salotto segua quello del resto della casa. Non è nemmeno necessario che venga seguito uno stile per filo e per segno, ci sono bellissimi salotti che risultano essere un mix di stili completamente differenti fra loro.
Non abbiate paura di usare i colori. In base al risultato che volete ottenere vanno scelte le tonalità base a cui si affiancare poi gli altri colori. Un salotto romantico ruota ad esempio intorno alle tonalità chiare e pastello; un salotto più moderno usa colori più scuri, un salotto all’ultima moda usa colori decisi e vivaci mentre un salotto minimal punta sul bianco e qualche contrasto con nero e marrone.

Gli elementi di arredo che principalmente occupano il salotto sono due: il divano e il televisore. Generalmente dipendenti tra loro, vanno disposti con qualche piccola accortezza. Per il televisore è importante valutare la posizione delle finestre per evitare fastidiosi riflessi nelle ore diurne. Valutato questo aspetto disponete il divano a una distanza consona rispetto alla tv, cercando di porlo perpendicolarmente alla tv. Nella disposizione fate attenzione a non ostruire zone di passaggio o l’apertura di porte e finestre. Il divano va sempre tenuto staccato dal termosifoni e impianti di riscaldamento per evitare si rovini. Cercate poi di posizionare il divano lontano dall’ingresso per evitare fastidiosi spifferi.

Distanza Televisore

Se vi siete stufati del vostro salotto, avete voglia di cambiare qualcosa o semplicemente volete capire quali possono essere le possibilità d'arredo, passate nel nostro ufficio, e senza impegno cercheremo di capire le vostre necessità realizzando un progetto di salotto su misura per voi! Presto parleremo di divani!


Colore Pantone 2016


Per chi non la conoscesse, Pantone è una società statunitense che si occupa di tecnologie della grafica e di classificazione dei colori, permettendo attraverso un codice, la stampa in quadricromia CMYK. Con 6 cifre diventa possibile identificare in maniera certa e univoca un colore, evitando di trovarsi con brutte sorprese. Nel giro di pochi anni è diventata un’azienda leader nel settore in grado di influenzare tendenze e mode sui colori, non solo nel mondo dell’arredamento d’interni.

A partire dal 2000, ogni anno, Pantone annuncia la sfumatura di colore che dominerà per i 365 giorni successivi, influenzando l’intero mondo del design.

Per il 2016 Pantone ha presentato un’interessante novità e per la prima volta ha scelto la fusione di due sfumature come colore dell’anno : Rosa Quarzo e Azzurro Serenity.

Pantone 2016

La scelta ha fatto storcere il naso a molti designer e agli esperti nel settore. Sono due colori complementari, quindi opposti nella scala dei colori, e visti così potrebbero sembrare le classiche tonalità adatte all'accoglienza di un bebè.

In realtà è sufficiente guardare il video ufficiale con cui Pantone ha presentato i colori per capire la valenza di questa scelta.


Viviamo in un momento storico di grandi tormenti e drammaticità, siamo circondati dalla frenesia di un mondo che non si ferma un attimo e che non aspetta nessuno, attorniati dal senso di urgenza e dalla forte ansia... con questi colori possiamo rendere la nostra casa un nido tranquillo e accogliente dove tornare a rifugiarsi e ricaricarsi.

Il rosa quarzo ci avvolge con una piacevole sensazione di calore e morbidezza, e l’azzurro serenity ci infonde un profondo senso di tranquillità e relax. Pantone sceglie di unire queste due sfumature di colore giocando sulla dualità, sull’unione di due elementi contrastanti ma complementari. Anche questa volta Pantone non codifica semplicemente un sistema di colori, ma interpreta la società.

Interessante per i non addetti ai lavori sono le palette realizzate da questa bacheca Pinterest, che permettono di avere sott’occhio tantissime combinazioni e abbinamenti di colori.

Alla prossima!


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