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Frassino: dall’arco all’arredamento moderno


Oggi continuiamo il nostro viaggio alla scoperta del legno, parlando del frassino.

Il frassino è una pianta tipica delle zone temperate dell’emisfero settentrionale.

È in grado di resistere a situazioni critiche (come la presenza di salsedine, forti venti, inquinamento) e la sua crescita è piuttosto rapida.

Una pianta di cui si fa largamente uso anche nel campo medico, grazie alle sue proprietà lassative, antinfiammatorie, antiartritiche e, tornando a noi, è spesso impiegato nel campo dell’arredamento.

Un legno semiduro, utilizzato e stimato per la robustezza e la resistenza, ma allo stesso tempo leggero e flessibile, facile da pulire e necessita una manutenzione minima.

Si presta bene alla lavorazione e rende agevole anche l’assemblaggio senza opporre eccessiva resistenza a viti e chiodi.

Destinato a durare nel tempo, conquista per il suo colore chiaro, che può presentare diverse sfumature, e per le fibre dritte e regolari.

Nel campo dell’arredamento viene impiegato per mobili, scale e per i pavimenti. Ma la peculiarità della sua flessibilità l’ha visto utilizzato in passato per i raggi delle ruote dei carri e per la costruzione di archi.

Grazie alla sua venatura dritta si è conquistato un ruolo di rilievo anche nel campo dei serramenti (viene trattato per migliori prestazioni isolanti).

Molto interessante, come per il rovere, è senza dubbio il processo di sbiancamento, che permette di utilizzare il frassino per ambienti moderni e minimal.

Alla prossima puntata! Di che essenza parleremo?


Sua maestà il rovere


Completamente diverso dall’abete, di cui abbiamo parlato nel precedente articolo, scriveremo oggi del legno di rovere, molto apprezzato perchè robusto e resistente agli urti.

Dall’aspetto inconfondibile, caratterizzato dalla bellissima venatura con superficie a “poro aperto”, il rovere rappresenta la scelta ideale per chi oltre alle prestazioni tecniche vuole anche il lusso.

Stiamo parlando di un legno pregiato dall’ottima sopportazione meccanica, di durata eccezionale e grande resistenza alle intemperie.

Il rovere viene lavorato agevolmente, anche se un momento delicato è rappresentato dalla sua essicazione, che deve essere seguita passo passo onde evitare deformazioni e crepe che potrebbero comprometterne il profilo estetico.

Il rovere non solo ha importanti caratteristiche tecniche ma vanta anche una grande varietà di impiego nel corso degli anni. Utilizzato nel medioevo per la realizzazione di mobili di lusso, ha successivamente trovato il suo posto anche nei cantieri navali e nell’edilizia. È stato spesso impiegato anche per realizzazioni esterne, dimostrandosi adatto pure per strutture portanti. Di alto pregio vengono considerati i pavimenti di rovere, dall’aspetto chiaro, ma destinati a mutare di colore, ingiallendo, a causa del tempo e dell’esposizione alla luce. Per ovviare a questo problema, viene utilizzato diffusamente il rovere sbiancato, nella foto potete notare la differenza tra i due colori.

Rovere

Interessante e curioso è poi l’impiego del rovere nella costruzione delle botti nelle quali vengono conservati vini destinati all’invecchiamento, grazie alle sue caratteristiche il rovere incide sulla qualità del vino, contribuendo, con la sua essenza, in maniera decisiva sui sapori, aromi e i profumi.

La nostra azienda propone il rovere prevalentemente per la realizzazione di pavimenti e arredamenti.

Nel prossimo appuntamento sulle essenze, parleremo del frassino... A presto!


“Chi abita sull’abete tra i doni e le comete?”

cit. poesia "L'abete" di Gianni Rodari

Abbandoniamo per un momento l'argomento bambù e iniziamo il nostro viaggio alla scoperta del legno, parlando dell’abete.

La parola abete, in realtà, identifica un genere molto ampio che comprende differenti specie di conifere sempreverdi.

Ci troviamo di fronte ad un legno tenero, economico e leggero che permette una lavorazione facile, scongiurando il rischio di scalfitture e con un buon adattamento all’incollatura anche se nel momento dell’inchiodatura e avvitamento tende a creparsi.

In particolare, l’abete bianco o quello rosso vengono utilizzati per costruire strutture portanti di mobili e serramenti, mobili, listelli per rifiniture, alcuni strumenti musicali. L'abete è infatti il legno più usato per la realizzazione della tavola degli strumenti a corde, tranne i rari casi in cui si è utilizzato il cedro. Molto apprezzato recentemente per realizzazioni di ambienti rustici, in cui si cerca di riprodurre l’ambiente tipicamente montano, con un chiaro riferimento alla cultura Nord europea.

In questo caso, viene fatto largo utilizzo del abete bio, un legno invecchiato attraverso l’utilizzo di una procedura semplice ed efficace. Il legname viene sottoposto ad un’accurata combinazione di alta temperatura e vapore, senza l’aggiunta di additivi chimici, che gli conferisce un aspetto antidato.

Abete vs Abete bio

Qui sopra due esempi: abete classico affiancato all'abete bio, come potete osservare ci troviamo di fronte a due risultati completamente diversi.

L’abete è il legno che impieghiamo maggiormente nel nostro laboratorio e che permette una grande versatilità d’impiego per arredamento, adattandosi in modo armonioso a contesi classici e intramontabili quanto a contesti più moderni e frizzanti. E voi cosa preferite? Abete o abete bio? Più avanti parleremo di altre essenze. A presto amici del legno!

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